Da 20 anni Tony D’Amato è l’allenatore della squadra di football dei Miami Sharks.
La stagione in corso però, dopo quattro sconfitte consecutive, si sta mettendo male.
Alla difficile stagione della squadra si aggiunge il fatto che al vecchio proprietario, sostenitore della sacralità del gioco e da poco deceduto, è succeduta la figlia Christina.
La giovane donna ha subito adottato una strategia del tutto diversa da quella paterna: il profitto conta più di ogni altra cosa e se la squadra va male siamo semplicemente in presenza di un investimento sbagliato.
E in questo caso si deve cambiare, mettendo al bando i sentimenti.
L’uomo simbolo dei giocatori è il quarterback Cap Rooney, una vera leggenda; un uomo che 38 anni vorrebbe mantenere ancora viva la propria leggenda.
Ma un infortunio lo costringe alla sosta forzata e, dopo di lui, anche la sua riserva è costretto ad abbandonare il campo.
Scende allora in campo Willie Beamen, che con alcune belle prestazioni si impone all’attenzione generale. Dopo altre partite dall’esito alterno (l’ultima perduta sotto un diluvio), si arriva ai play-off.
Come prosegue il film? Lo scoprirai vedendolo: qui puoi vedere alcune scene e, più sotto, alcuni aspetti ai quali potrebbe essere interessante prestare attenzione.
Tanti i temi interessanti, in un film splendidamente recitato da Al Pacino (meno dagli altri attori).
La scoperta “casuale” del talento di Willie Beamen, che emerge solo quando si infortunano i due che lo precedono nel ruolo, e al quale il coach non ha prestato troppa attenzione.
Il gioco di squadra, stimolato da Tony in diverse occasioni e ben visibile in un video divenuto “cult” della rete.
Le dinamiche del rapporto capo-collaboratore, che qui ritraggono il conflitto che ne deriva quando esistono divergenze sui temi di fondo e l’ingerenza che scaturisce dalla mancanza di fiducia.
Non ultimo il tema della vision personale e i suoi riflessi sulla famiglia, che emerge quando il “vecchio” Cap Rooney annuncia alla moglie l’intenzione di ritirarsi.
La notizia del nuovo incarico che l’allenatore dimissionario annuncia di fronte alla stampa, che suona come un sonoro schiaffo a chi in lui non aveva più fiducia.
Insomma, tante cose da osservare in un film che, visto senza cercare le situazioni specifiche, non si fa rimpiangere.
Al Pacino, Cameron Diaz, Dennis Quaid, James Foxx, Cool J., Matthew Modine, James Woods, Lauren Holly, Charlton Heston, Ann-Margret, Aaron Eckart, John C. McGinley