Una commedia per familiarizzare con creatività e immaginazione

Regia di Rob Reiner – 2012 - USA – 109 min

The magic of Belle Isle

13 Luglio 2017 | di Arduino Mancini Coaching - Commedia - Creatività e innovazione - Genitori e Figli

“The magic of Belle Isle” racconta la storia di Monte Wildhorn, un vecchio scrittore alcolizzato e relegato su una sedia a rotelle, che si trasferisce temporaneamente a Belle Isle, una cittadina di villeggiatura.

Ad accompagnare il vecchio Monte in città è il nipote Henry, che gli ha trovato una casa nella quale trascorrere qualche settimana in tranquillità e al tempo stesso occuparsi di Ringo, il suo cane, durante la sua assenza per un viaggio.

Dopo qualche giorno, durante i quali lo scrittore fa del suo meglio per far conoscere al vicinato i lati peggiori del suo carattere, egli incontra Willow, la terza delle tre figlie di Charlotte, la donna che abita la casa più vicina alla sua: un incontro che significherà molto nella vita di entrambi.

Monte comincia a frequentare le ragazze e Charlotte e pian piano il rapporto fra loro prende consistenza, cresce la fiducia fino al punto da spingere i protagonisti a mettere in comune aspetti anche molto dolorosi del passato: e del presente.

Di più non voglio dirti della storia, davvero tenera e coinvolgente; ma c’è una cosa non posso tenere per me: a sorprenderti, nel film, saranno aspetti del tutto inattesi.

Quali?

Ora guarda il trailer, poi ti dirò qualcosa di più.

Come guardare il film

“The magic of Belle Isle” è la storia tenera e delicata del rapporto fra una persona difficile e infelice, una famiglia e la comunità nella quale si trova a vivere temporaneamente; questo, con la magistrale interpretazione di Morgan Freeman e delle altre protagoniste, sarebbe sufficiente a giustificare il prezzo del biglietto.

Tuttavia, c’è un aspetto trascurato dalla critica che può interessare quanti, nelle organizzazioni, sono coinvolti nei processi di innovazione oppure si trovano a dare soluzione a situazioni problematiche.

La sceneggiatura è focalizzata su tre aspetti: la scrittura, l’invenzione di nuove storie, l’immaginazione.

I personaggi, soprattutto Monte e Willow, si confrontano spesso su questi temi e Monte offre allo spettatore un interessante modello di coaching sui tre cardini del film: il significato della scrittura, il trasferimento di tecniche di costruzione di nuove storie e, soprattutto, una approccio al pensiero capacie di condurci a immaginare ciò di cui non conosciamo l’esistenza.

Insomma, un bellissimo film e un corso di creatività che abbraccia diversi campi.

Da non perdere.

Il cast

Morgan Freeman, Virginia Madsen, Madeline Carroll, Emma Fuhrmann, Nicolette Pierini

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