Il film si svolge a Parigi, in un appartamento di una zona semi-centrale.
Vincent è un brillante quarantenne agente immobiliare e fratello di Elisabeth, insegnante alla scuola media. Vincent si è sposato da poco con Anna, donna in carriera, e ha da poco saputo che presto diventerà papà.
Vincent e Anna sono invitati da Elisabeth e da Pierre, suo marito e professore universitario, a una delle cene che periodicamente la coppia organizza per rivedere gli amici e stare insieme.
Alla cena partecipa anche Claude, da sempre amico di Elisabeth e trombonista in un’orchestra sinfonica: come sempre, Elisabeth spedisce a letto i figli Apollin e Myrtille prima che la cena abbia inizio.
La cena ha inizio senza Anna, trattenuta da impegni di lavoro, e prende subito una piega “vivace”; la discussione sul nome contestatissimo nome che i neo-genitori avrebbero intenzione di dare al nascituro lascia spazio a rivalse e rancori che finiscono investire gran parte della vita dei protagonisti, lasciando spazio anche ad aspetti dei quali nessuno di loro immaginava l’esistenza.
E l’arrivo di Anna, successivamente, non aiuta a calmare le acque: qui mi fermo, perché non voglio toglierti il gusto della scoperta.
Perché trovo interessante il film? Guarda prima alcune scene del film, poi continua a leggere.
Come guardare il film.
Il momento per me più interessante è quello della discussione sul nome del bambino, nella quale Vincent si diverte a mettere in crisi stereotipi e pregiudizi attraverso l’uso spietato del pensiero critico: un esempio davvero mirabile da usare anche didatticamente.
Altri aspetti interessanti? Eccoli:
C’è altro? Sì, ma credo di averti detto quanto basta…
Cast
Patrick Bruel, Valérie Benguigui, Charles Berling, Guillaume de Tonquedec, Judith El Zein, Françoise Fabian
Un film che dimostra come il pensiero critico possa essere utilizzato in modo divertente: con ironia, i pregiudizi e preconcetti dei protagonisti sono messi alla prova da Vincent che però, purtroppo, finisce per subire le conseguenze del gioco.
Ho trovato il film “Il nome della rosa” altrettanto esemplificativo del pensiero critico: qui, un illuminato Guglielmo da Baskerville impiega tutta la sua capacità analitica e critica per tentare di risolvere il mistero dell’Abbazia. Il processo che viene messo in atto è quello di considerare tutte le ipotesi per poi smembrarle una ad una in modo che vengano scartate le più deboli e si riconosca l’unica possibile”.
Ciao Antonella,
piacerissimo averti qui.
Sto scrivendo ora la recensione del film “Il nome della rosa” :-).
A presto leggerti,
Arduino
Ciao Arduino.
Attendo con curiosità di leggere la tua recensione!
A presto!
Antonella
Eccola https://www.tibicon.net/le-tibi-pellicole/il-nome-della-rosa
Fammi sapere cosa ne pensi!
A presto leggerti,
Arduino