Perché nasce il libro
Il libro di Stefano Greco, psicologo e formatore, nasce come invito non solo a riflettere sul significato dell’espressione “risorse umane”, ma anche e soprattutto ad attivarsi per realizzare un reale cambiamento organizzativo e sociale, volto a una concreta valorizzazione della Persona e a una profonda trasformazione della cultura del lavoro nel nostro paese.
La struttura del libro
Il volume si apre con un capitolo sul potere delle parole, su come esse condizionino il nostro pensiero e rispecchino il modo in cui percepiamo e modelliamo la realtà. Parlare di “risorse umane”, allora, è diverso dal parlare di “persone”, come parlare di “strumenti” è diverso dal parlare di “anime”.
Il passaggio da “risorse umane” a persone è il tema del secondo capitolo che raccoglie alcune riflessioni sulle caratteristiche dell’attuale panorama lavorativo/professionale (flessibilità, precarietà, remunerazioni inadeguate) e sui paradossi, le incongruenze e la schizofrenia che contraddistinguono la nostra epoca.
La presentazione e l’analisi del contesto in cui siamo immersi, la descrizione dei disagi derivanti dalla scarsa valorizzazione delle persone, dal “mal di merito” e dalle condizioni incerte e mutevoli dei lavoratori – che ne determinano demotivazione e confusione – continuano nei capitoli 4 e 7.
Nei capitoli 5 e 8 troviamo una serie di divertenti spunti e suggerimenti creativi – presi a prestito o inventati per l’occasione – per vivacizzare e dare nuova linfa alle organizzazioni e al loro modo di fare people management, accanto ad alcune proposte operative indirizzate alle classi dirigenti italiane, sia politiche che manageriali, con la speranza di suscitare il loro interesse e spronarle ad agire per un cambiamento sostanziale dell’odierno ristagnante stato delle cose.
Il capitolo 3 – firmato da Laura Pasquarelli, consulente nell’area formazione – raccoglie le voci e le esperienze di manager e professionisti di settore, protagonisti della vita aziendale e associativa. Le loro testimonianze delineano un quadro, seppure parziale, di buone prassi da utilizzare per coniugare armonicamente lo sviluppo economico/organizzativo delle imprese con la crescita e la valorizzazione del proprio personale, auspicando, nella riflessione finale, che sia sempre maggiore il numero di persone “giuste” – ossia competenti e di valore – che sceglie la “giusta” direzione (il cambiamento e l’impegno costante a migliorare se stessi e il mondo in cui vivono).
Il secondo contributo al volume è contenuto nel capitolo 6, dedicato alla storia e alla “missione possibile” di ATDAL – Associazione Tutela Diritti Acquisiti Lavoratori over 40. Aurelio De Laurentiis, consulente organizzativo e presidente dell’associazione, ne illustra in poche pagine le ragioni, le sfide, gli obiettivi raggiunti, la sua evoluzione come rete di azioni, servizi, eventi, ma soprattutto persone.
Il messaggio del libro
Il passaggio “da risorse umane a persone” è una sfida lanciata ormai da molto tempo di cui gli autori del volume vogliono sottolineare e riaffermare l’importanza, proponendo aneddoti, metafore e riflessioni, avanzando ipotesi e proposte operative, presentando – accanto alle testimonianze dei protagonisti di diversi contesti organizzativi e all’esperienza diretta di un’associazione che promuove la difesa dei diritti dei lavoratori – idee, suggerimenti e strumenti da mettere in pratica per sviluppare una nuova mentalità e una nuova ecologia manageriale.
Di nuovi approcci nella gestione delle persone e per incentivare la loro valorizzazione all’interno delle aziende si discute continuamente e in ambiti differenti, creando occasioni di dibattito e confronto, dando origine a una vasta letteratura manageriale che riempie interi scaffali nelle librerie e viene citata in innumerevoli tesi universitarie, fornendo addirittura materiale per film, romanzi e spettacoli teatrali.
Resta da definire se si tratti di una moda diffusa, farcita da una serie di slogan ad effetto per accattivarsi le simpatie e l’appoggio delle masse – dando solo l’illusione di un sospirato e tangibile cambio di rotta nei paradigmi manageriali – oppure di un’effettiva, incalzante esigenza del mercato e della società.
In pratica, quindi, si spendono molte parole sulla centralità della persona, ma nei fatti il percorso per raggiungere gli obiettivi dichiarati a gran voce e così agognati è appena avviato e ancora tutto da costruire.
Certo è che ognuno di noi può essere artefice del tanto invocato e atteso cambiamento nel momento in cui decide di impegnarsi in prima persona e dare il suo piccolo contributo per tradurlo in realtà.
Questa recensione è stata scritta la Laura Pasquarelli.
INDICE
Una domanda da un milione di euro
Gli autori
Introduzione
Cambiare le parole per cambiare mentalità
Il paesaggio da “risorse umane” a persone
Tra il dire e il fare… Esperienze aziendali di People Management
La meritocrazia
101 idee per trasformare le “risorse umane” in Persone
Associazione Tutela Diritti Acquisiti Lavoratori Over 40 Una missione possibile
I sistemi sociali come organizzazioni da migliorare
Verso la realtà
Filmografia
Bibliografia
Ringraziamenti
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