Oggi ti presento una commedia teatrale in tre atti scritta nel 1946 da Eduardo De Filippo, uno dei capolavori più noti e apprezzati dal pubblico, anche internazionale.
La commedia nasce dalla protesta di Titina, sorella di Eduardo e attrice di primo piano della compagnia teatrale, la quale lamentava il fatto che le luci della ribalta fossero sempre riservate al protagonista maschile, lasciando la donna sempre in secondo piano.
Eduardo raccontava di aver ispirato l’opera a un fatto di cronaca: una donna, convivente con un uomo senza esserne moglie, era riuscita a farsi sposare fingendosi di essere moribonda.
Da questa idea nasceva una commedia destinata a entrare fra i giganti della storia del teatro e a lasciare a tutti noi la figura di una donna che sarebbe diventata un’icona senza tempo: Filumena, ex-prostituta, madre di tre figli sconosciuti all’uomo con il quale vive, fa del suo meglio per mettere insieme tutte le parti della sua vita in una famiglia unita.
Non voglio dirti di più sulla trama.
Filumena Marturano è stata rappresentata in teatro e al cinema da attrici del calibro di Regina Bianchi, Pupella Maggio, Valeria Moriconi, Isa Danieli, Lina Sastri e Mariangela Melato. Ho raccolto in una playlist su Youtube alcune scene e addirittura intere rappresentazioni teatrali: dai un’occhiata, poi ti dirò quali sono gli aspetti a mio avviso interessanti dell’opera.
Come guardare la commedia.
Filumena è una figura capace di offrire spunti di riflessione attualissimi:
Uno spunto di riflessione ce lo offre anche il compagno di Filumena, Domenico Soriano, ricco imprenditore che ci ripropone un comportamento ancora molto diffuso fra noi uomini: il non riuscire ad accettare il fatto che il tempo passa e che la giovinezza non si mantiene continuando a comportarsi a 50 anni come quando se ne avevano 20 di meno.
Da leggere e da vedere: almeno qui.