Dopo Il metodo del coccodrillo ho letto anche I bastardi di Pizzofalcone, il secondo giallo dedicato alla omonima serie.
Ancora una volta complice mia moglie, appassionata lettrice di Maurizio de Giovanni, secondo la quale avrei trovato nel libro spunti interessanti per il mio lavoro e per i lettori del blog: aveva ragione, anche in questo caso.
E ti spiego per quale ragione.
La Storia
Il giallo è ambientato a Napoli nella popolosa zona di Pizzofalcone, che si estende dai Quartieri spagnoli fino al lungomare; un contesto urbano nella quale convivono, contaminandosi, le più diverse classi sociali.
Il commissariato della zona ha avuto quello cha a Napoli definirebbero un autentico “rovescio” professionale: quattro dei sei poliziotti che vi lavoravano sono stati arrestati per traffico di cocaina, della quale si erano impossessati durante un sequestro, meritandosi da parte dei colleghi l’appellativo di “bastardi”.
Dopo aver pensato alla sua chiusura e all’allargamento delle responsabilità dei commissariati limitrofi, il Questore decide di nominare un nuovo commissario, poiché quello precedente è stato “aiutato” ad andare in pensione nonostante non fosse direttamente coinvolto nel traffico di droga, e dislocare qui quattro investigatori provenienti dai commissariati più grandi.
Non è difficile immaginare la cura con la quale sono state scelte le persone da assegnare a Pizzofalcone: a fare le valige sono state le persone scomode, quelle che quando te ne sei liberato tiri un sospiro di sollievo.
Eccone un breve ritratto:
A completare il gruppo due superstiti del vecchio organico, sui quali è restata l’ombra del sospetto anche se nulla è emerso a loro carico:
Ecco, ora conosci tutti i Bastardi di Pizzofalcone, persone che si portano dietro responsabilità di azioni che non hanno mai commesso e che si trovano a giocarsi quel che resta di una carriera compromessa; a vegliare su di loro Laura Piras, il magistrato che ha permesso a Lojacono di indagare nel caso del coccodrillo e che fa del suo meglio per creare le condizioni affinché il commissariato di Pizzofalcone abbia ciò che merita: una possibilità.
Niente di più sulla trama: dai un’occhiata alle parole di Maurizio de Giovanni nelle presentazioni del libro, poi ti dirò perché leggerlo può esserti utile.
Cosa potrai trovare interessante nel libro
Anche questo giallo di de Giovanni poggia sullo stile investigativo di Lojacono, costruito intorno all’analisi dei fatti, alla ricerca della motivazione ad agire, alla disponibilità ad ammettere di non sapere e a cambiare opinione di fronte all’evidenza.
Ma ancora più importanti sono altri aspetti:
Insomma, mi pare che ce ne sia abbastanza per convincerti a leggere il libro.
Sbaglio?