Perché ci sono insegnanti che dopo pochi anni di lavoro finiscono per non poterne più di allievi e genitori, mentre altri per tutta la vita si sentono soddisfatti e gratificati dalla loro occupazione?
Come mai si incontrano impiegati allegri e motivati, pieni di iniziativa e altri invece tristi e delusi?
Ci sono persone che diventano oggetti e strumenti passivi nelle mani delle organizzazioni e altre invece che si sentono coinvolte e partecipi degli obiettivi del proprio ente di appartenenza.
Quali sono i fattori che determinano queste differenze di approccio? E come si può fare per riscoprire il piacere in quello che si fa?
Questo libro, che cerca di rispondere a tali interrogativi traendo spunto dalla teoria dell’Analisi Transazionale, prende per mano il lettore e lo aiuta a conoscere i suoi atteggiamenti nei confronti del lavoro e a individuare le sue potenzialità e i comportamenti più utili al suo personale progetto di felicità.
Fornisce indicazioni importanti per scoprire quali sono i passi necessari per costruire il successo in qualsiasi tipo di impiego.
Un libro come un corso di formazione per ritrovare la gioia e il piacere del fare, e per dare un significato nuovo al proprio tempo di lavoro.
INDICE
Introduzione
“nutre la mente soltanto ciò che rallegra”
1 Conoscere se stessi, come sempre tanto per cominciare
“ma quando si tratta di noi c’è l’etichetta l’imbarazzo e il terrore”
2 La formazione della personalità
“la mia nascita è quando dico un tu.”
3 Le qualità disponibili per il lavoro
“in ogni trave c’è un battito di cuore, in ogni pietra”
4 Il lavoro dei bambini, cominciamo presto!
“tale preparazione ha la vita perfetta – un passato di tavole,
di chiodi, di lentezza- poi l’armatura cade proclamandola un’anima”
5 Cinque capacità cruciali per il successo sul lavoro,
e poi la gestione delle emozioni
“e anch’io solo adesso sono memoria e gratitudine e valore”
6 Il lavoro attuale: la misurazione della soddisfazione
“la solitudine che non si osa sondare- e che si vuole indovinare”
7 Appartenere, affermarsi e crescere, per chi?
“Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità’“
8 Le ” Spinte” individuali: la misurazione del destino obbligato
“Non riesco ad immaginarmi un sapere più beato di questo:
che si debba diventare un principiante”
9 Smettere di agitarsi, aggiustare il tiro
e riprendersi i permessi alla felicità
“siediti è festa: la tua vita è in tavola”
10 Il successo
“ed avevo quell’andatura incerta che chiamano esperienza”
11 Oltre il piacere, dare un senso al lavoro
“sì che tu possa a fondo vedere le cose nascoste”
Bibliografia