“Certo anche questo è importante per la tranquillità d’animo, l’esaminare soprattutto noi stessi e ciò che ci riguarda direttamente, e, se questo non è possibile, osservare chi ha meno di noi e non confrontarci con chi invece ha di più, come fa la maggior parte della gente. Così ad esempio, chi è in catene subito è portato a stimare felice chi ne è stato liberato; questi a loro volta stimano felice chi è libero per condizione naturale; e costui chi è cittadino a pieno titolo, il cittadino chi è ricco, il ricco i satrapi, i satrapi i re, i re gli dei, e poco ci manca vogliano anch’essi tuonare e scagliare fulmini!”
Il problema del valore delle passioni è centrale nel pensiero di Plutarco e ritorna in molti dei suoi scritti morali.
In quest’opera l’autore delinea un itinerario verso l’autentica serenità interiore, fornendo una serie di consigli pratici, miranti soprattutto alla prevenzione degli stati d’ansia e del turbamento.
Tesi centrale è che “non bisogna porre la fonte della tranquillità nelle cose esterne, giacché essa dipende dal nostro animo”.
Inutile quindi cercare all’esterno tanto i responsabili della nostra irrequietezza quanto i possibili rimedi: occorre guardarsi dentro e individuare la fonte di serenità che è in noi.
Solo così saremo in grado di ricavare gioia anche dalle cose esterne.