Alla fine di un secolo che ha tentato di ridurre la felicità individuale a quella collettiva, la psicologia ha cominciato a esplorare le vie con cui la mente ostacola o favorisce la ricerca della felicità.
Si tratta di meccanismi basati sull’espansione del proprio io, sulla prospettiva temporale soggettiva, sull’individuazione delle cause dei nostri successi e guai, sull’illusione di poter controllare tutto quello che ci capita.
Tali meccanismi non sono specifici di persone particolarmente felici o infelici, ma sono alla base del nostro abituale modo di pensare e agire nella vita quotidiana.
Conoscerli – e l’autore ce li illustra con dovizia di esempi e giocosi esperimenti – può aiutarci a non cadere in alcune trappole insidiose.
INDICE
1. Non una, molte felicità
La cicala e la formica
La felicità ricordata
Le classificazioni della felicità
La felicità collettiva
La felicità individuale
Meritarsi la felicità
Imparare a non essere infelici
Felicità come adattamento
2. Felicità da possesso e infelicità da perdita
L’esperimento delle tazze
L’estensione dell’io
Perdite relative e perdite assolute
Paure vere e pericoli immaginari
La felicità è l’opposto dell’infelicità?
Il lutto come fenomeno cognitivo
Felicità e livello di aspirazione
La misura dei guadagni e delle perdite
3. Le cause dell’infelicità
Mondi virtuali e controllo
Le cause dei guai: reali o mentali?
Segni e cause: un esperimento.
Insuccessi e autostima
Fiducia in se stessi e felicità
Il senno di poi e i sensi di colpa
4. Misurare la felicità
Egocentrismo e fecalizzazione
La felicità con gli altri
Depressione e felicità
Come cercare felicità e infelicità e trovarle
Le spiegazioni come misura della felicità
Si può costruire la felicità?
Conclusione. Esplorare l’infelicità per capire la felicità
Appendice 1. L’infelicità: un questionario per misurarla
Appendice 2. La felicità: un questionario per misurarla