« L’incapacità di apprendere è una tragedia nei bambini, ma è fatale nelle organizzazioni. A causa sua, sono poche le aziende che riescono a vivere anche solo la metà della vita di una persona – anzi, la maggior parte di esse muore prima di arrivare ai quarant’anni. »
Così scrive Peter Senge in questo libro che indica la strada per creare « organizzazioni che apprendano » – ossia che sfidino questi inconvenienti e superino l’incapacità di apprendere, fino a individuare i pericoli e riconoscere con chiarezza le nuove opportunità.
Per le organizzazioni, l’apprendimento non è soltanto una nuova fonte di vantaggio competitivo: esso mette anche a disposizione un approccio al lavoro di straordinaria efficacia, la cui premessa è, nelle parole di Archimede, « Datemi una leva abbastanza lunga… e io solleverò il mondo con una mano ».
Può darsi che la vostra organizzazione sia soggetta a paralizzanti incapacità di apprendere, quali le seguenti: «L’illusione di apprendere dall’esperienza». Abbiamo sempre avuto molta fiducia nel procedere per tentativi. È così che abbiamo imparato a parlare, a camminare e a mangiare. Ma cercare di comprendere il futuro basandoci sul passato non fa altro che obbligarci a cercare continuamente, indefinitamente, di risolvere gli stessi problemi. E tutti i nostri sforzi non fanno altro che renderli più difficili.
« L’ho picchiato perché mi ha portato via la palla. » Ci fissiamo sui fatti, esattamente come abbiamo fatto sin dall’infanzia: le vendite del mese scorso, i nuovi tagli al budget, chi è stato appena promosso o licenziato. Eppure, oggigiorno le principali minacce alla nostra sopravvivenza non vengono dagli eventi, ma da processi lenti e graduali, di fronte ai quali siamo al 90% ciechi.
« Il mito del lavoro di gruppo. » La maggior parte dei team operano a un livello di intelligenza inferiore a quello più basso dei loro singoli membri. Il risultato è l’« incompetenza qualificata», mediante la quale i membri dei gruppi diventano straordinariamente efficienti nell’impedire a se stessi di apprendere.
La padronanza delle cinque discipline di Senge ci mette in condizione di superare questi svantaggi e ci dà così il coraggio di crearci dei futuri nuovi. Questo interessantissimo libro si basa sulla scien¬za, il buonsenso, la psicologia e la lama affilata del pensiero manageriale, nonché sull’esperienza di Senge con aziende che impiegano appunto i metodi della quinta disciplina.
La sua lettura costituisce una penetrante esperienza personale e provoca uno straordinario cambiamento nella mentalità professionale.
INDICE
Prefazione all’edizione italiana di Alberto Galgano
Parte prima
Come le nostre azioni creano la nostra realtà… e come possiamo cambiarla
1. «Datemi una leva abbastanza lunga… e solleverò il mondo con una mano»
2. La vostra organizzazione è incapace di apprendere?
3. Prigionieri del sistema o del nostro modo di pensare?
Parte seconda
La quinta disciplina: la pietra angolare delle organizzazioni che apprendono
4. Le leggi della quinta disciplina
5. Un cambiamento di mentalità
6. Come individuare gli schemi che controllano gli eventi
7. Il principio dell’effetto leva (leverage)
8. L’arte di vedere la foresta e gli alberi
Parte terza
Il nucleo centrale delle discipline: la creazione delle organizzazioni che apprendono
9. La padronanza personale
10. I modelli mentali
11. La visione condivisa
12. L’apprendimento di gruppo
Parte quarta
I prototipi
13. Apertura mentale
14. Il localismo
15. Il tempo di un dirigente
16. La fine del conflitto tra lavoro e famiglia
17. I micromondi: la tecnologia delle organizzazioni che apprendono
18. Il nuovo compito della direzione
Parte quinta
Conclusione
19. Una sesta disciplina?
20. Riscrivere il codice
21. L’intero indivisibile
Appendice 1 – Le discipline dell’apprendimento
Appendice 2 – Gli archetipi sistemici
Note