Come prudenza, giustizia, coraggio, temperanza generano la saggezza

Marco Tullio Cicerone - a cura di D. Monda, N. Paggetti, T. Vannini - Barbera - 2005 - 93 pagg

La saggezza

3 Gennaio 2011 | di Arduino Mancini Cicerone - Felicità e saggezza

Sul finire del 44 a.C., a pochi mesi dall’assassinio di Giulio Cesare, Cicerone scrive di getto il terzo libro dei Doveri (De officiis).

Ancora ossessionato dal pensiero del dittatore, affronta il tema scottante del contrasto fra l’utile e l’onesto, fra l’interesse e la rettitudine.

Questa opposizione, capace di influenzare tanto la vita quotidiana quanto i grandi eventi storici, è in realtà solo apparente e nasce quasi sempre da motivi assai poco nobili.

Cicerone lo dimostra con numerosi esempi, traendo il meglio dagli insegnamenti morali delle filosofie del tempo e avendo sempre come punto di riferimento le quattro virtù fondamentali (prudenza, giustizia, coraggio, temperanza), mai dimentico delle drammatiche vicende della repubblica romana e delle propria esistenza.

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Commenti
gianluca gaggioli 22 Aprile 2013 0:00

“Dubitate di chi ha solo certezze e riponete fede in chi ha anche dei ragionevoli dubbi, in quanto la vera saggezza sta anche nel saper riconoscere la propria ignoranza. Ne fu un classico esempio il grande filosofo greco Socrate, alla base della cui sapienza stava la consapevolezza di sapere di non sapere nulla” Xavier Wheel

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