Perché il comportamento di un individuo inserito in una massa tende a essere profondamente diverso, a volte opposto, da quello che terrebbe se fosse solo?
Perché l’individuo, inserito in una massa, tende ad acquisire una sensazione di invincibilità?
Perché la massa tende a raccogliersi intorno a un condottiero? Quale relazione lega il capo con la massa che guida?
Quali sono i mezzi che il capo utilizza per mantenere il controllo della folla?
Perché la massa tende a raggiungere uno stato ipnotico che la porta ad accettare comportamenti che individualmente potrebbe considerare inaccettabili?
Psicologia delle masse e analisi dell’Io è un libretto di poche decine di pagine, scritto da Sigmund Freud nel 1921, che rappresenta uno dei fondamenti di quella che oggi chiamiamo leadership. Attraverso la sua lettura è molto più semplice comprendere fenomeni e comportamenti collettivi che spesso, guardati con distacco, ci appaiono inspiegabili.
Alcune parole di Freud ci aiuteranno senza dubbio a procedere nella lettura.
Siamo partiti dal dato di fatto fondamentale che, all’interno di una massa e per influsso di questa, il singolo subisce una profonda modificazione della propria attività psichica. La sua attività è straordinariamente esaltata, la sua capacità intellettuale si riduce notevolmente, ed entrambi i processi tendono manifestamente a eguagliarlo agli altri individui della massa.